Il Samsung Galaxy Watch 6 si conferma come uno degli smartwatch di spicco sul mercato, nonostante non presenti rivoluzionamenti significativi rispetto al suo predecessore. Con l’attesa per il nuovo hardware del Galaxy Watch che si protrae oltre la metà dell’anno, emerge il desiderio di vedere la Samsung compiere passi più audaci nella sua prossima iterazione. Esploriamo insieme quali potrebbero essere le innovazioni e le migliorie da implementare nel futuro Galaxy Watch 7.
autonomia della batteria
Il Galaxy Watch 6 (e il modello Classic) promettono circa 30 ore di autonomia, utilizzando assiduamente sensori avanzati e funzionalità, garantendo all’incirca un giorno e mezzo di utilizzo prima di richiedere una ricarica. Disattivando la maggior parte dei sensori di salute, è possibile estendere la durata della batteria a qualche giorno, sebbene ciò comporti una riduzione significativa delle funzionalità. Sorprendentemente, il Galaxy Watch 6 presenta un’autonomia inferiore rispetto al modello precedente. È auspicabile che Samsung lavori sull’efficienza del processore, consentendo al Galaxy Watch di offrire regolarmente 36-48 ore di autonomia per l’utente medio senza la necessità di disattivare le funzionalità più apprezzate.
miglioramento dei dati dei sensori
Nonostante il Galaxy Watch 6 sia un buon smartwatch, é necessario migliorare l’affidabilità dei suoi sensori per le funzionalità legate alla salute e al fitness. L’accuratezza della lettura del battito cardiaco e della localizzazione GPS durante le attività sportive risulta essere incostante. Samsung dovrebbe concentrarsi sull’affinare l’accuratezza dei suoi sensori. Una maggiore attenzione alle funzionalità legate alla salute potrebbe rendere lo smartwatch più attraente per coloro che, al momento, trovano queste funzionalità carenti rispetto alle offerte di Garmin, Fitbit o Apple Watch.
più spazio di archiviazione
È il momento per Samsung di introdurre una variante del Galaxy Watch con 32GB di capacità di archiviazione o di aumentare lo spazio disponibile su tutti i modelli. Il Galaxy Watch 6 rimane indietro rispetto alla concorrenza, limitando lo spazio per app, musica, quadranti dell’orologio e altri file con soli 16GB disponibili, configurazione invariata da diverse generazioni.
compatibilità con altri telefonini android
Samsung sembra privilegiare i suoi smartphone Galaxy rispetto ad altri dispositivi Android, limitando il potenziale del suo orologio ai soli possessori di dispositivi Samsung. Tra le funzionalità riservate ci sono le letture ECG su richiesta, il rilevamento della pressione sanguigna e le notifiche di frequenza cardiaca irregolare, richiedendo l’uso dell’app Samsung Health Monitor, disponibile esclusivamente sullo Store Galaxy.
colori più vivaci per il modello pro
Mentre il Galaxy Watch 6 e il Pixel Watch 2 si distinguono grazie a un’offerta di colorazioni divertenti e alla moda, lo stesso non si può dire del Galaxy Watch 5 Pro. Un cambiamento di tendenza con l’introduzione del Galaxy Watch 7 Pro (o forse Galaxy Watch 6 Pro) potrebbe portare una ventata di novità con l’aggiunta di opzioni cromatiche più vivide, oltre ai tradizionali nero e argento o nero e grigio.
in sintesi
La Samsung Galaxy Watch 6 si impone come una scelta di successo nel campo degli smartwatch, pur evidenziando aree suscettibili di miglioramento:
– Speranza di una maggiore autonomia della batteria per soddisfare l’uso medio senza disabilitare le funzionalità importanti.
– Necessità di affinare l’accuratezza dei sensori per rendere più affidabile il monitoraggio dei parametri di salute e fitness.
– Bisogno di ampliare la memoria interna fino a 32GB per ospitare una maggior quantità di app e file.
– Importanza di estendere il supporto per telefoni Android non Samsung, per non limitare l’uso di funzionalità avanzate.
– Desiderio di introdurre colorazioni più vivaci per il modello Pro, per soddisfare un pubblico alla ricerca di maggiore personalizzazione.
Questi miglioramenti potrebbero concretizzare il desiderio di vedere un Galaxy Watch 7 ancora più competitivo e in linea con le aspettative dei consumatori.
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