L’evoluzione dei codec video: il passaggio a AV1
Nell’ambito della trasmissione di contenuti video online, l’efficienza della compressione gioca un ruolo fondamentale per garantire una qualità ottimale senza onerosi requisiti di banda. In questo contesto, il codec AV1 si sta affermando come la scelta privilegiata tra i servizi di streaming online, grazie alla sua capacità di offrire un’eccellente qualità video a bitrate significativamente ridotti. La crescente popolarità di AV1 è ulteriormente rafforzata dalla sua natura libera da royalty, che lo rende particolarmente attraente per i servizi di streaming interessati a ridurre i costi.
La sfida dei decoder AV1 nei dispositivi
Nonostante i suoi vantaggi, l’adozione di AV1 è stata rallentata dalla mancanza di supporto hardware in numerosi dispositivi, che sono pertanto costretti a fare affidamento su decoder software, i quali operano sulla CPU. Attualmente, la piattaforma Android è dotata del decoder software libgav1 sviluppato da Google. Una prossima aggiornamento vedrà la transizione a libdav1d di VideoLAN, noto per offrire prestazioni significativamente superiori.
L’importanza dei decoder hardware
I decoder video sono algoritmi complessi che possono essere eseguiti via software sulla CPU o attraverso blocchi hardware dedicati al processing multimediale. Idealmente, i dispositivi dovrebbero utilizzare decoder hardware per riprodurre i contenuti AV1, in modo da garantire una riproduzione fluida e un consumo energetico ridotto. Sfortunatamente, la maggior parte dei dispositivi mobili non dispone ancora di un decoder AV1 accelerato hardware, determinando così la necessità di elaborare i contenuti AV1 tramite decoder software, con implicazioni sul consumo energetico e sull’efficienza.
Il futuro dei decoder AV1 su Android
Con il rilascio di Android 10, il codice sorgente AOSP ha incluso il decoder libgav1, ma libdav1d si è distinto per la sua elevata efficienza computazionale, offrendo anche ai dispositivi di fascia bassa la capacità di riprodurre contenuti AV1 di alta qualità senza un notevole impatto sulla CPU. Questo vantaggio prestazionale è il risultato della scrittura di ampie parti dell’algoritmo di libdav1d in assembly per i chip ARMv8, minimizzando così il sovraccarico prestazionale.
Google si appresta a sostituire il decoder AV1 di sistema da libgav1 a libdav1d entro marzo 2024 tramite un imminente aggiornamento del Google Play System, estendendo così i miglioramenti prestazionali a un’ampia gamma di dispositivi. Sebbene sia ancora in fase di test, questa mossa rappresenta un significativo passo avanti verso la democratizzazione dell’accesso a contenuti di alta qualità con una efficienza energetica migliorata.
Anche se rimane da vedere l’impatto che questo cambiamento avrà sull’ecosistema di streaming e sulla velocità con cui i contenuti av1 saranno resi disponibili sui dispositivi, la transizione a libdav1d segna un momento importante nell’evoluzione della tecnologia video per dispositivi mobili, promettendo miglioramenti tangibili nella riproduzione di contenuti av1.
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