L’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle applicazioni mobili prosegue a ritmo sostenuto, e Google non fa eccezione. Il colosso della tecnologia ha sviluppato “Assistant with Bard”, una funzionalità avanzata che implementa le capacità conversazionali AI nell’assistente digitale. Recentemente, l’attenzione si è concentrata su una dimostrazione apparsa nell’app Pixel Tips, che lascia presagire un imminente rilascio e delinea i dispositivi che potrebbero supportare la novità.
Presentazione di “Assistant with Bard”
La demo di “Assistant with Bard” identificata tramite l’app Pixel Tips ha rivelato la potenziale tabella di marcia per il lancio della funzionalità e l’elenco dei dispositivi compatibili. Questa anteprima giunge dopo l’annuncio di Google dello scorso ottobre e la successiva fase di test iniziale con utenti selezionati. La funzionalità promette di arricchire l’esperienza dell’Assistente Google con capacità di interazione basate su reti neurali avanzate.
Funzioni e UI: Affidabilità della Demo
La demo mostra una sneak peek dell’interfaccia utente, delle funzioni e delle impostazioni di “Assistant with Bard”. Si riconferma così l’accuratezza delle informazioni trapelate precedentemente grazie a una fuga di notizie attribuita a Dylan Roussel. Questi dettagli anticipano come gli utenti interagiranno con l’assistente digitale più avanzato.
Prossimi lanci: Pixel Feature Drop
Mishaal Rahman ha osservato che la demo presente nell’app Pixel Tips suggerisce che “Assistant with Bard” potrebbe essere incluso nel Pixel Feature Drop di marzo 2024. Ciò implica che gli utenti potrebbero non dover attendere molto per sperimentare la nuova funzionalità.
Dispositivi compatibili: Limitazioni e Incongruenze
Emergono indicazioni secondo cui “Assistant with Bard” sarà esclusivo per i telefoni Pixel dotati del chip Tensor, ovvero a partire dal modello Pixel 6. Risultano inspiegabilmente esclusi dispositivi recenti come il Pixel Fold, Pixel Tablet, e il presunto Pixel Fold 2. Poiché si tratta di informazioni preliminari, non è escluso che tali restrizioni possano essere riviste o ampliate in vista del rilascio ufficiale.
Conclusioni
In attesa di ulteriori sviluppi, “Assistant with Bard” si configura come un passo significativo verso un’interazione più naturale con gli assistenti digitali. La demo fornisce non solo una conferma della direzione intrapresa da Google, ma anche indizi sulla distribuzione futura di questa tecnologia rivoluzionaria.
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