La recente uscita della serie Galaxy S24 di Samsung ha portato con sé anche l’interfaccia utente One UI 6.1, che presenta una serie di nuove funzionalità basate sull’intelligenza artificiale. Un cambiamento significativo introdotto con l’aggiornamento, però, riguarda il sistema di navigazione: Samsung ha infatti eliminato le proprie gesture di navigazione, costringendo gli utenti a scegliere tra la barra di navigazione classica e le gesture standard di Android.
Il ritiro del sistema di gestione Samsung
Quando l’azienda aveva lanciato Samsung Experience con Android 8.0 Oreo, era stato introdotto un sistema di gesture che permetteva di navigare tra le app con movimenti dal basso verso l’alto dello schermo, consentendo accesso rapido alle funzioni di Recenti, Home e Back. Questo sistema aveva avuto un’ulteriore diffusione con l’aggiornamento ad Android 9.0 Pie.
Ora, con l’introduzione di One UI 6.1, si è deciso di non includere più tale sistema a favore delle opzioni prestabilite di Android. Gli utenti dovranno quindi familiarizzare con un nuovo metodo di navigazione che prevede uno scorrimento dal basso verso l’alto per andare alla Home, uno scorrimento prolungato per visualizzare le app recenti e uno scorrimento dai lati per tornare indietro.
Conseguenze dell’aggiornamento One UI 6.1
L’eliminazione delle gesture Samsung non solo riduce le alternative di personalizzazione per gli utenti, ma crea anche potenziali conflitti con funzionalità come il Circle to Search. Questa nuova opzione, inseribile tramite una pressione prolungata sulla pillola di navigazione durante l’utilizzo delle gesture, può essere facilmente confusa dal dispositivo con un comando per la schermata Home o per visualizzare le app recenti a causa di movimenti simili.
Nonostante i sistemi di navigazione personalizzati di Samsung potessero rappresentare una valida alternativa rispetto alle altre opzioni, appare improbabile un loro futuro reintegro. La tendenza generale degli OEM è infatti quella di adottare le due soluzioni di navigazione standard offerte da Android, abbandonando sistemi proprietari.
La recente direzione presa da Samsung sottolinea una maggiore adesione agli standard di Android, conformandosi così a quanto già osservato in altri produttori di dispositivi mobili.
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